Craxi, Berlusconi lo aiutò finanziariamente. Intervista a Cicchitto

Fabrizio Cicchitto, ex dirigente del Psi ed ora esponente di spicco dell'Ncd, intervistato da Affaritaliani.it, commenta il ricordo di Silvio Berlusconi, contenuto nella biografia di Alan Friedman My Way, di Bettino Craxi povero e incorruttibile

12 ottobre 2015 - 08:58:0i Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74) Affaritaliani

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"Emerge che tutti i soldi che Bettino ha preso li ha buttati in politica. E con la parte di soldi che gli fu data da Berlusconi finanziò Arafat e questa è la ragione per cui è raro che gli arabi siano così leali con un paese come lo sono con l'Italia. La realtà è questa. Un altro fondo, che i mascalzoni dell'Internazionale Socialista non hanno mai riconosciuto, lo diede proprio in sede di Internazionale Socialista per l'aiuto alla Spagna, al Portogallo e compagnia bella". Fabrizio Cicchitto, ex dirigente del Psi ed ora esponente di spicco dell'Ncd, intervistato da Affaritaliani.it, commenta il ricordo di Silvio Berlusconi, contenuto nella biografia di Alan Friedman My Way, di Bettino Craxi povero e incorruttibile.

Quindi aiuti finanziari furono dati a Craxi da Berlusconi e da altri suoi amici... "Esatto. Lui aveva finanziamenti rilevanti ma che ha buttato tutti quanti in politica". E quindi non si può dire che si sia arricchito personalmente con la politica... "Assolutamente no, personalmente un cazzo", risponde Cicchitto.

A questo punto bisognerebbe rivedere tutta la storia di Mani Pulite? "Dovrebbe essere rivisto tutto perché non è solo questo. Il finanziamento irregolare riguardava anche il Pds, le cooperative rosse e tutta questa roba qua. Ma su questo fu steso un velo di silenzio e su tutte le cose che riguardavano D'Alema e altri c'è stato il silenzio più totale. Per quanto riguarda la tangente Enimont, ad esempio, risultò che Sama e Cusani portarono 600 milioni di lire alla sede del Pci - tutto risulta processualmente, tant'è che sono stati condannati per corruzione - avendo un appuntamento con Occhetto e con D'Alema. Di Pietro - ricorda Cicchitto - nel suo libro intervista afferma di averli beccati ma siccome la responsabilità penale è personale, dice l'ex pm, non sapeva a chi fossero stati dati fisicamente i soldi e quindi non ha potuto fare niente. C'è poi una sentenza che riguarda la metropolitana di Milano dove risulta che addirittura le tangenti vinivano date e divise tra miglioristi e berlingueriani".

Quindi l'ex leader del Psi è stato il capro espiatorio? "Certo, Craxi e una parte della Dc. Non a caso hanno salvato la sinistra Dc e il Pci. Sentenze sulle cooperative rosse ce ne sono state tante. Basta prendere il mio libro, 'L'uso politico della giustizia', uscito in seconda edizione due anni fa, e lì c'è scritto tutto".

In conclusione? "Berlusconi ha ragione, Craxi prendeva i soldi e li usava tutti per la politica. D'altronde la sua casa in Tunisia fa schifo, è lontana sia dal mare sia dalla montagna".

Categoria Italia

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