Il monito di Visco e le Poste in Borsa

La rassegna della stampa internazionale a cura di Agenzia Nova sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Financial Times, Pais, Les Echos, Bloomberg

a cura di  Agenzia Nova | 12 Ottobre 2015 ore 09:13 Foglio

Madrid, 12 ott - (Agenzia Nova) - Il sindaco dimissionario di Roma, Ignazio Marino, sta valutando la possibilità di "scoprire gli altarini" per vendicarsi delle pressioni subite negli ultimi mesi anche da parte del suo stesso partito, che lo hanno portato ad annunciare le sue dimissioni "Ho paura - ha dichiarato Marino - che Roma torni ad essere governata dai meccanismi del passato, dalla corruzione e dalla mafia". Marino, del Partito democratico (Pd - partito al governo in Italia) si è dimesso giovedì scorso dopo la pubblicazione di alcune fatture relative ad alcune spese personali fatte invece passare per spese "istituzionali" e pagate dal sindaco con la carta di credito del Campidoglio. Il primo cittadino - che ha ancora 20 giorni di tempo per ripensare alle proprie dimissioni - è sostiene di essere vittima di un complotto: "Se non fosse stato per le fatture - sostiene - prima o poi avrebbero detto che ho i buchi ai calzini o mi avrebbero messo della cocaina in tasca".

Renzi rilancia la Cassa depositi e prestiti

Londra, 12 ott - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, spera di rilanciare la Cassa depositi e prestiti (Cdp) facendo lavorare fianco a fianco Claudio Costamagna, ex presidente di Goldman Sachs per l'Europa, e Fabio Gallia, che è stato amministratore delegato di Bnp Paribas in Italia. L'iniziativa, riferisce il "Financial Times", rientra in un più ampio progetto del governo volto a scuotere un'economia dalla crescita stentata.

Governatore Bankitalia Visco: la crescita globale sta rallentando

New York, 12 ott - (Agenzia Nova) - Intervistato da “Bloomberg” in occasione dell'annuale meeting della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale (Fmi) a Lima, in Perù, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco discute i rischi della congiuntura economica globale. Il rallentamento in atto – scrive Visco – è dovuto soprattutto alle difficoltà dei paesi emergenti, mentre l'eurozona “è in un altro treno”, ed ha semmai il problema di consolidare la crescita. Anche per quanto riguarda il rischio legato alla deflazione, non si tratta di una tendenza globale: nell'area dell'euro, l'inflazione ha segnato il mese scorso una flessione (meno 0,1 per cento), ma secondo Visco il rischio è calato, perché il numero di beni del paniere di riferimento che evidenziano variazioni negative è sceso da circa 35 all'inizio dell'anno a 25. Incalzato dall'intervistatrice, il governatore della Banca d'Italia non esclude che l'eurozona debba ricorrere a un ulteriore rafforzamento del programma di acquisto dei titoli di Stato, e dunque al potenziamento dell'easing quantitativo, per sostenere quello che definisce un temporaneo “calo della fiducia”.

L'Italia vuole evitare un primo salvataggio bancario europeo

Parigi, 12 ott - (Agenzia Nova) - E' una vera e propria corsa contro il tempo quella che è in corso in Italia: Banca delle Marche ha bisogno di circa 1,2 miliardi di capitali freschi ed è il Fondo interbancario di garanzia dei depositi (Fitd), alimentato dall'insieme degli istituti finanziari del paese, che dovrà sborsarli nelle prossime settimane. Questa banca regionale è stata posta da un paio d'anni sotto amministrazione speciale dalla Banca d'Italia, dopo il fallimento dei diversi piani di salvataggio messi in opera per assorbire perdite per oltre 1 miliardo di euro ed a causa della sua incapacità a raccogliere fondi sul mercato. Ma il governo italiano deve agire adesso se vuole evitare di procedere al primo "bail-in" di un istituto di credito della Penisola sotto il nuovo regime europeo dei fallimenti, che sarebbe gravido di conseguenze per il sistema finanziario del paese. A partire dal 1° gennaio prossimo, infatti, sarà in vigore la nuova direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie (Brrd), che da poco è stata inserita anche nella legislazione italiana. La direttiva prevede che dopo gli azionisti ed i creditori, siano chiamati a contribuire in casi di fallimento anche i detentori di obbligazioni "unsecured" e persino i titolari di conti correnti al di sopra dei 100 mila euro: se la Banca delle Marche fallisse, l'ammontare da coprire per i conti correnti che invece sono garantiti sarebbe di 7,5 miliardi di euro. Il governo ovviamente si augura di evitare il ricorso a questa procedura; tantopiù che ci sono altri due istituti di credito sotto tutela pubblica: la Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio e la Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife). In tutto quindi il Fidt sarà chiamato a mobilitare circa 2 miliardi di euro per salvare le tre banche regionali. E saranno le banche più grandi a metter mano al portafogli: Intesa Sanpaolo e UniCredit in particolare, con un versamento di 200 milioni ciascuna, copriranno il 40 per cento della somma, seguite da Mps. Per Giuseppe Boccuzzi, direttore del Fondo Interbancario, questo intervento sarebbe stato inevitabile qualsiasi siano le regole e comunque rappresenta un "elemento positivo per la stabilità del sistema bancario". I suoi dettagli tuttavia devono ancora essere approvati dalla Banca d'Italia e dalla Banca centrale europea.

L'Italia lancia la più grande privatizzazione da oltre un decennio

Londra, 12 ott - (Agenzia Nova) - L'Italia lancerà questa settimana il più vasto programma di privatizzazioni da oltre un decennio, comprendente anche la cessione di una quota del quaranta per cento di Poste Italiane, operazione sulla quale il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si gioca la sua reputazione di riformista. L'obiettivo dell'offerta pubblica di vendita, riferisce il "Financial Times", è raccogliere 3,9 miliardi di euro; l'intervallo di prezzo è di 6-7,25 euro ad azione.

Categoria Italia

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata