Gli alfaniani non li vuole più nessuno
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Altro incaglio: il Ncd. Sala, nella sua inattesa corsa a presentarsi come erede del Pci, ha escluso dalle proprie liste gli alfaniani. Salvini non li vuole
di Marco Bertoncini Italia Oggi 24.12.2015
Come previsto, nessun candidato sindaco di centro-destra mangerà il panettone. I maligni asseriscono che in qualche caso (Milano?) si aspetterà di conoscere il potenziale primo cittadino del centrosinistra. Si consultano delegati di Fi, Lega e Fd'It. Non sono plenipotenziari, perché ogni decisione è rimessa all'intesa Berlusconi-Salvini-Meloni. Il Cav deve raffreddare le tensioni, sperando di convincere gli indocili sodali. Purtroppo per lui sia la Lega sia Fd'It si riservano di esercitare il diritto di veto e pretendono che l'alleanza funzioni altresì a Roma in netta opposizione al governo.
Forse gli smottamenti parlamentari, qualcuno attuato, parecchi altri annunciati (ma le voci sui cambiamenti di casacca sono sempre molto più numerose dei trasbordi reali), non infastidiranno troppo Berlusconi; però l'indeboliscono. A trattative in corso, si trova con sondaggi che lo danno distante qualche punto dalla Lega, per di più sfibrato quanto a seguito parlamentare. I problemi restano immutati. La Lega vorrebbe Bologna e Torino, con candidati non sempre bene accetti agli azzurri locali. Il Cav vorrebbe Marchini per Roma, trovando adesso l'inattesa concorrenza di uno Storace irritato perché non chiamato a discutere e pronto a candidarsi in prima persona. A Milano non si cava un ragno dal buco: per ora, l'unica certezza consiste nell'annunciata campagna mediatica per sputtanare Giuseppe Sala come uomo di centrodestra (Berlusconi dixit).
Altro incaglio: il Ncd. Sala, nella sua inattesa corsa a presentarsi come erede del Pci, ha escluso dalle proprie liste gli alfaniani. Salvini non li vuole. Si studia una soluzione come quella che ha fatto vincere in Liguria: centristi senza simbolo. Intanto, aspetta e spera.
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