Grillismo e ideologia anti industriale

Perché l’espulsione del sindaco di Gela dal M5s è peggio delle altre

di Redazione | 01 Gennaio 2016 ore 19:52 Foglio

L’espulsione dal M5s del sindaco di Gela, eletto solo sei mesi fa, non è assimilabile alle contestazioni di altri primi cittadini espressi dal movimento grillino. Malgrado nel comunicato si insista sulle solite accuse di mancata autoriduzione degli emolumenti, la vera questione sta nel rapporto con l’Eni e con il petrolchimico che da mezzo secolo rappresenta il dato produttivo e occupazionale più rilevante della zona. A Domenico Messinese viene imputato d’essersi impegnato a sollecitare gli adempimenti del protocollo tra enti siciliani ed Eni del 2014. Così Messinese “si è dimostrato totalmente fuori asse” rispetto alle “politiche ambientali energetiche e occupazionali più accreditate in ambito europeo”, come recita il comunicato di espulsione. La realtà, i problemi oggettivi di un’area ad alto tasso di disoccupazione, l’esigenza di fare i conti con un sistema energetico basato sugli idrocarburi, non conta nulla. Si chiedeva al sindaco di capovolgere la logica del sistema produttivo.

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