Ncd e Udc cercano solo di farsi notare

Sarà la preoccupazione, cresciuta nel corso del tempo, di un'inarrestabile caduta nei sondaggi.

 di Marco Bertoncini Italia Oggi 13.1.2016

Sarà la preoccupazione, cresciuta nel corso del tempo, di un'inarrestabile caduta nei sondaggi. Saranno gli abbandoni, di parlamentari e poi di esponenti periferici. Sarà il totale blocco nella costruzione di un soggetto politico almeno fra Ncd e Udc. Saranno i problemi di alleanze nell'avviata campagna amministrativa. Sarà l'imminenza del rinnovo delle commissioni al Senato e del connesso riempimento di caselle governative. Sia come sia, il Ncd fa l'impossibile per richiamare attenzione.

I temi sono numerosi: unioni civili (in generale, con attenzione peculiare alle adozioni); prescrizione; depenalizzazione della coltivazione di cannabis; depenalizzazione del reato d'immigrazione clandestina. A volte è intervenuto Angelino Alfano, altre volte sono stati esponenti di primo piano, da Lupi a Formigoni a Sacconi. È palese il richiamo a Matteo Renzi: ci siamo anche noi e senza i nostri voti al Senato potresti cadere, in una delle pericolose, prossime votazioni.

È ben vero che Renzi ha sempre replicato a tali minacce con un'alzata di spalle: fuori della maggioranza dove mai andreste? Però è altrettanto vero che ha sempre tenuto a serbarsi legato Alfano (giudicato un alleato leale) e con lui i centristi. Il problema, per il Ncd, è semplice: quel che riesce a imporre all'attenzione mediatica non è un risultato, bensì il fallimento di una proposta. Impedire la depenalizzazione del reato d'immigrazione sarà senza dubbio popolare, ma non è una realizzazione. Anche per la cannabis si tratterebbe di serbare lo status quo. E via di questo passo: unioni civili, prescrizione, adozioni, sono sforbiciate a proposte sulle quali i centristi sarebbero contrari in assoluto. Ci sarà un effetto elettoralmente positivo?

Categoria Italia

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata