A Pieve di Soligo la percentuale di stranieri è quasi doppia rispetto alla media italiana

I numeri dell'immigrazione in provincia di Treviso

Stefania De Bastiani |14.4.2018 www.oggitreviso.it

1 Commento |

E’ Pieve di Soligo il Comune trevigiano con la più alta concentrazione di stranieri. La percentuale di immigrati presenti sul territorio è quasi doppia rispetto alla media nazionale. Mentre infatti in Italia gli stranieri costituiscono l’8,3% della popolazione totale, a Pieve sono ben il 15,7%.

Il dato è stato reso noto dalla Fondazione Leone Moressa, che ha elaborato i dati Istat fornendo un quadro dell’immigrazione in provincia, presentato ieri e a Treviso. Con il termine “stranieri” si intendono le persone che non hanno la cittadinanza italiana. Gli immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza vengono considerati italiani a tutti gli effetti, e non rientrano dunque in queste statistiche.

I numeri si riferiscono al 2016: in Veneto, gli stranieri residenti sono 497.921, il 10,1% della popolazione totale. In provincia di Treviso se ne contano 94.397, il 10,7%.

Se Pieve di Soligo detiene il primato a livello di percentuale (su 12.106 abitanti ben 1.896 sono stranieri), al secondo posto c’è Conegliano, dove la popolazione straniera è del 15,6%., (5.459 su 34.891). Seguono Treviso (13,2% con 11.039 residenti stranieri); Montebelluna (3.908 stranieri, il 12, 5%); Oderzo (2.459, il 12,1%); Vedelago (2.007, l’11,9%); Castelfranco (9, 8% con 3.267); Vittorio Veneto (9,5% con 2.694 stranieri su 28.232 abitanti).

Grossi numeri anche a Mogliano, dove gli stranieri sono l’8,2 % della popolazione (2.272) e a Paese (1.808, sempre l’8,2%).

La Fondazione Leone Moressa, oltre ai numeri, ha analizzato la provenienza degli stranieri. In Provincia di Treviso la nazionalità predominante è quella rumena: il 21,3% degli immigrati arriva dalla Romania, il 10,2% dal Marocco, il 9% dall’Albania. Numerosi anche i cittadini cinesi, che costituiscono l’8,8% degli stranieri totali, e i macedoni, che sono il 6,7%.

Commenti

Corvo rosso. Dati interessanti perchè significa che l'argine leghista dei NO alla accoglienza si è rotto alla insaputa di tanti veneti-trevigiani.

Sono andato a vedere il sito della Fondazione Moressa ed ho trovato che fa parte della Open Society Foundation. Questo nome non mi era nuovo ed infatti ho trovato 3, ma ce ne sono altri, articoli che ne parlano.

1-ORGANIZZAZIONE, "RIPARTE IL FUTURO", CON SOROS?

"Riparte il Futuro" è una organizzazione che vuole combattere la corruzione.

Da qualche tempo in Italia e specificatamente su Facebook è presente una organizzazione, “Riparte il Futuro”, che tramite annunci sponsorizzati cerca di coinvolgere gli utenti: https://www.facebook.com/se...

Sul sito si legge: “Fra i nostri sostenitori, a livello nazionale e internazionale, vi sono la Commissione Europea, Amalur Foundation, la Open Society Foundation e la Fondazione Diritti Umani.”

Come detto la Open Society è legata direttamente a Soros

Di Marco Rossi www.affaritaliani.it

2- STORIA IMMIGRATI, LA RETE SEGRETA DEGLI ULTRÀ DELL'INVASIONE:

chi c'è dietro gli avvocati che annullano le espulsioni

Immigrati, la rete segreta degli ultrà dell'invasione: chi c'è dietro gli avvocati che annullano le espulsioni.

George Soros: sul sito dell'Asgi campeggia il logo di Open Society Foundation, l'organizzazione non governativa del magnate ungherese impegnata nella lotta a favore degli immigrati in tutto il mondo.

12 Gennaio 2018 www.liberoquotidiano.it

3-SOROS FATTO A MAGLIE - OLTRE IL COMPLOTTISMO:

SVELATA LA LISTA DEI 226 PARLAMENTARI EUROPEI CONSIDERATI ‘AFFIDABILI’ DAL MILIARDARIO

GLI ITALIANI SONO 14, DI CUI 13 DEL PD, E NESSUN GRILLINO O DI FORZA ITALIA - IL GOVERNO UNGHERESE, GRAN NEMICO DI SOROS, USERÀ QUESTI ‘LEAK’ NELLA SUA FURIBONDA BATTAGLIA CONTRO I PROGETTI DELLA OPEN SOCIETY DI RIEMPIRE DI PROFUGHI E DI IMMIGRATI TUTTI I PAESI EUROPEI

Maria Giovanna Maglie per www.dagospia.com 31.10.2017

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