1-Redditi dei trevigiani: "Troppi poveri fasulli"

2- Gli immigrati producono il 10% della ricchezza del Veneto

Oggi Treviso, 4.4.2018

1-L'analisi della Cgil: a Monastier gli imprenditori più facoltosi, a Tarzo i più poveri, nel capoluogo i pensionati più agiati

I lavoratori autonomi che abitano a Monastier nel 2016 hanno registrato un reddito medio di 128mila euro, aggiudicandosi il primo posto per guadagni più alti. Quelli residenti a Tarzo non arrivano a 24 mila. E' la "forchetta" rilevata da uno studio dello Spi Cgil di Treviso su quanto hanno guadagnato i cittadini della provincia di Treviso relativamente alle posizioni di lavoro indipendente, dopo aver analizzato le dichiarazioni dei redditi del 2015 e del 2016.

Analizzando i lavoratori subordinati, invece, la divaricazione è meno marcata e ha come estremi inferiore e superiore i 17 mila euro di Moriago della Battaglia ed i 27 mila di San Pietro di Feletto mentre, rispetto ai pensionati, i meno fortunati risultano ancora una volta gli abitanti di Tarzo (12.790 euro) e i più agiati quelli del capoluogo (20.800 euro). Anche se tutti i valori sono leggermente cresciuti rispetto all'anno precedente, il 38% dei contribuenti trevigiani ha denunciato redditi lordi inferiori ai 15 mila euro e solo il 2,4% sta sopra il 75mila.

"Sono dati - ha rilevato il segretario dello Spi Cgil di Treviso, Paolino Barbiero - che male si adattano ad una creazione di ricchezza in provincia piuttosto evidente soprattutto con la lente degli investimenti immobiliari e, in generale, degli stili di vita. Ci sono grandi aree di profitti non dichiarati i quali potrebbero invece contribuire notevolmente all'imponibile utile alle tasse regionali e comunali, consentendo una migliore erogazione di servizi sul territorio. Le leve degli enti locali di individuare le sacche di evasione con convenzioni con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza - continua Barbiero - benché da noi sollecitate, difficilmente vengono utilizzate probabilmente per il timore di perdita di consenso elettorale".

Nel trevigiano, infine, risultano in aumento le erogazioni del "bonus" governativo da 80 euro, passato dai 194 mila destinatari del 2015 ai 198 mila dell'anno seguente.

Il reddito medio 2016 degli autonomi è stato di 46.671 euro lordi (+10,09% rispetto al 2015, e +16,49 rispetto al 2014); per gli imprenditori invece i redditi medi sono stati di 43.026 euro in contabilità ordinaria (+11,11%), e di 24.491 in contabilità semplice (+6,14%). Crescono meno dipendenti e pensionati: rispettivamente 21.854 euro lordi di media (+2,29 rispetto al 2014), e 16.347 (+3,35%).

2- Gli immigrati producono il 10% della ricchezza del Veneto

In regione le imprese italiane sono diminuite del 5,2%. Quelle straniere aumentate del 19%

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Stefania De Bastiani oggi Treviso

I numeri dell’immigrazione. Gli stranieri residenti in regione a inizio 2017 sono 485mila, e costituiscono il 9,9% della popolazione. Una percentuale minore rispetto a quella dell’anno prima: nel 2016 gli stranieri in Veneto erano 497.921, e costituivano il 10,1% della popolazione.

E’ al 2016, comunque, che si riferiscono i dati dettagliati elaborati dalla Fondazione Leone Moressa su basi Istat. Dati che mostrano come il Veneto abbia una percentuale maggiore si stranieri rispetto ala media italiana, e come Treviso, con il 10,7%, di immigrati sia una delle province più attrattive. (QUI i dettagli)

Anche se, come tutta la regione, lo è sempre meno. Se infatti in Italia il flusso di immigrati cresce, in Veneto diminuisce: in regione si è registrata una diminuzione del 2,5% degli stranieri. Calo in parte dovuto alla naturalizzazione degli immigrati di lungo periodo (gli stranieri che ottengono la cittadinanza diventano italiani a tutti gli effetti) e in parte al crollo degli arrivi per motivi di lavoro.

Gli stranieri producono il 10% della ricchezza del Veneto. Nel 2016 gli stranieri che lavorano regolarmente in regione sono 249mila e producono 13,8 miliardi di euro, pari al 10,1% del totale regionale. Un’incidenza superiore rispetto alla media nazionale, che si attesta all’8.9%.

L’Irpef versata dai contribuenti stranieri, al netto, è di 774 milioni di euro.

Molti immigrati sono anche imprenditori: negli ultimi 5 anni, infatti, mentre le imprese italiane in regione sono diminuite del 5,2%, quelle straniere sono aumentate del 19%.

Non solo in Veneto. Gli immigrati hanno un importante impatto economico anche a livello nazionale: producono infatti l’8,9% del PIL. Gli occupati stranieri sono 2,4 milioni e producono 131 miliardi di euro, versando 11,5 miliardi di contributi previdenziali e 7,2 miliardi di IRPEF

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