Il Papa odia il sistema economico occidentale che ha permesso lo sviluppo del mondo

Una lettura peronista del tempo. L'economia di mercato viene vista come il male peggiore

 di Cesare Maffi 28.12.2017 da www.italiaoggi.it

Un modello di sviluppo ormai superato continua a produrre degrado umano, sociale e ambientale». Così si è espresso papa Bergoglio nel discorso natalizio Urbi et Orbi. L'assalto al sistema economico fondato sul mercato libero è ricorrente nel pontefice argentino, il quale incarna il peronismo nel suo contrasto ai detestati yankee, nell'esteso populismo, nel rancoroso attacco alla ricchezza. Non è casuale che fin dall'avvio del pontificato Francesco abbia esaltato la chiesa dei poveri, prendendosela esplicitamente con alcuni episcopati per la loro pretesa tendenza a esprimere una chiesa «comunità di classe media». Tale è il rimprovero al mondo cattolico coreano, nel quale prevale la volontà di tenere la chiesa estranea dai conflitti sociali.

 

Il Papa ama talmente quelli che definisce «movimenti popolari» da convocarli ben tre volte: a Roma nel 2014 e nel '16, in Bolivia nel '15. Li conforta con lunghi discorsi, dimostrando condivisione e apprezzamento, esaltando terra, casa e lavoro (le «tre t», dall'iniziale spagnola di tierra, techo e trabajo) e poco guardando ai sistemi in concreto praticati per procacciarsi, conquistare e occupare terre, edifici e lavori. Sono raggruppamenti anticapitalisti, no global, come correntemente si definiscono, ai quali Bergoglio ha perfino lanciato appelli perché badino a «rivitalizzare e rifondare le democrazie».

Il sistema economico occidentale, che ha permesso lo sviluppo del mondo, il miglioramento della società, l'estensione del benessere, è dal pontefice costantemente bollato perché metterebbe «essere umani e natura al servizio del denaro». Sarebbe dunque una «economia di esclusione e inequità, in cui il denaro domina invece di servire». Fino alla tragica sintesi: «questa economia è escludente, questa economia distrugge la madre Terra». A carico dell'economia libera il successore di Pietro aggiunge pure la «guerra mondiale a pezzi», tema storicamente assurdo ma costante nella visione cosmica del Papa. Inutile ricordare che l'ecologismo spinto, esasperato, apocalittico, praticato da Bergoglio con convinzione estrema culminata nell'enciclica Laudato si', aggiunge altre condanne al libero mercato.

Il peronismo risuona altresì nelle invettive contro il «nuovo capitalismo», con le sue «facce diverse potere anonimo dell'idolo denaro, trattati chiamati di libero commercio, imposizione di mezzi di austerità». Quanto alle filippiche contro il «dio denaro», potrebbero rievocare il denaro «sterco del diavolo», ma rispondono meglio a una visione anti poteri forti, si direbbe in Italia: finanze, banche, economia internazionale. La disoccupazione è letta dal Papa come se fosse volontariamente imposta dai vertici delle multinazionali, per estendere una «cultura dello scarto» di cui ha fatto una parola d'ordine ossessivamente ripetuta.

A chi ha rilevato che le posizioni sociali, politiche ed economiche bergogliane sarebbero comuniste, lo stesso pontefice ha risposto di «non aver detto una cosa in più rispetto a ciò che c'è nella dottrina sociale della Chiesa». Se «qualcosa ha dato un'impressione un po' più sinistrina (sic), sarebbe un errore d'interpretazione». In verità, il bergoglismo è la trasposizione non del comunismo o del marxismo al soglio petrino, bensì del peronismo. Compresa l'immagine del popolo come «popolo mitico» sulla quale più volte Bergoglio si è espresso.

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Commenti   

#1 riki 2017-12-28 19:33
Vaticano, Papa Francesco umiliato da Ratzinger: il messaggio a Muller, il cardinale fatto fuori da Bergoglio.
A Muller: “. "Hai difeso le chiare tradizioni della fede - ha concluso Ratzinger -, ma nello spirito di Papa Francesco hai cercato di capire come possano essere vissute oggi"

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