Papa Francesco e la “cosetta cilena”

Il vescovo affamato (risotto e coda nonostante i 28 gradi) profetizza l’epurazione dei vescovi locali

di La Gran Sottana 24 Giugno 2018 alle 06: www.ilfoglio.it

"Eccellenza, casa sua è come un igloo”, dico al vescovo che mi accoglie in un salottino con il condizionatore a palla. Lui ridacchia e mostra un ritaglio del Corriere della Sera-Salute sui rischi d’infarto dovuti al caldo estivo. Usciamo poco dopo per il pranzo, osteria a due passi da San Pietro, menù poco light date le temperature: fettuccine ai funghi, coda, puntarelle. Io mi fermo a metà, il vescovo evidentemente di buon umore chiede anche un secondo contorno di patate arrosto. Gli domando come vanno le cose da quelle parti. “Tutto bene, c’è la cosetta cilena, ma per il resto il peggio è passato. Sono stati mesi turbolenti, fortunatamente finiti e poi l’estate anche se il Papa non va in ferie, calma sempre le acque”.

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