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L’articolo di Gian Carlo Caselli sul Fatto mi è sembrato convincente, per una volta

di Andrea Marcenaro | 23 Luglio 2015 ore 06:18 Foglio

COMMENTA 1 |   | 

L’articolo di Gian Carlo Caselli sul Fatto mi è sembrato convincente, per una volta. Spiega quali sono gli interessi relazionali della mafia, con quale astuzia essa cerchi di entrare in rapporto con salotti e ambienti “buoni”, grazie ai quali combinare poi loschi e lucrosi affari. Solo che, in questa occasione, il dottor Caselli descrive il fenomeno mafioso senza farsi travolgere dalla solita retorica, anzi, ragionando freddamente, guidandoti passo passo attraverso il grande business dei prodotti agroalimentari contraffatti. Eppure senza cedere ai luoghi comuni, alle frasi scontate, o a quei collegamenti arbitrari, quando non a quelle insinuazioni, che troppe volte gli abbiamo visto usare. Quel che si dice, insomma, un gran bel pezzo. Scherzavo, dai, era la solita cagata.

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COMMENTI

1-Maria Pia Banchelli • 9 ore fa

Lei non è persona da convertirsi facilmente. Ho letto, e riletto parola per parola quello che ha scritto di Caselli. Con meraviglia crescente. Ma alla fine mi sono detta: per fortuna Mercenaro è sempre lo stesso.

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