LA STORIA

Sto diventando un vostro collaboratore. Il Presidente Napolitano oggi tiene banco e rappresenta, si scrive, un punto di riferimento per gli italiani anche per la confusione che c’è nel governo e nella contesa fra i vari poteri dello stato. Ma Napolitano è stato anche quello che nel 1956 giustificava l’invasione dei carri armati russi in Ungheria come tutto il PCI.  Errori politici storici che poi abbiamo pagato e che ieri e oggi ci presentano il conto.

14/07/2011 – Fantozzi (non troppo)

Rilancio economia

Mi pare di aver capito questo: bisogna rientrare al più presto dal colossale debito statale pompato nel tempo, 35 anni, e causato dalla spesa pubblica che comprende personale uffici pubblici, età pensionabile. E’ vero che cercheranno di salvare le banche francesi e tedesche a scapito di altri, ma desidero ricordare che in Germania vanno in pensione a 67 anni e da noi molto prima, lavorano più ore di noi e hanno sindacati e contratti di lavoro che puntano al rilancio dell’economia.

C. Conte  12/07/2011

Pompei e pompeiane a San Pietro di Feletto

Pompei, i resti dei monumenti di Pompei,  incassa dai biglietti dei visitatori € 20 milioni anno contro 35 del Colosseo. Le vecchie strutture però cadono perché? Perché le politiche del restauro con mega appalti hanno vinto sulla linea di manutenzione che non scatenava appetiti ! Adesso arriveranno più di 55 milioni di euro e vedremo come andrà a finire. Ho avuto modo di leggere l’intervento della Lega sulle pompeiane al consiglio ultimo comunale di San Pietro di Feletto. Se le cose stanno come è stato detto ha ragione la Lega e allora perché si è astenuta al voto?

Fantozzi (non tanto)

Caro amico, penso anch’io che dovevano votare contro e ciò senza conoscere il dibattito avvenuto.

Inter e Moggi

A proposito di scudetto e Moggi. Moratti disquisì di scudetto dell’onestà, ma emersero le telefonate dell’Inter agli arbitri per vincere le partite, quelle che il “grande corruttore” Moggi non ha mai fatto.

E non sono iuventino.

Marco Pradel

Dopati e Petacchi

Sono un appassionato di ciclismo e vedo che al giro di Francia Petacchi non è più lui. Tenta la volata ma al primo ostacolo, indietreggia. Non c’è con la testa e molti dicono sia dovuto al fatto che la Lega ciclistica o Coni o non so chi, ha vietato che fra gli azzurri al Mondiale prossimo non ci siano quelli condannati per uso di sostanze dopanti, pur riammessi a correre in tutte le gare dopo il periodo di squalifica. Come sempre noi italiani o siamo gli ultimi a prendere decisioni o vogliamo essere i primi e più realisti del re. Anche un ladro o assassino è riammesso nella società scontata la pena, anzi, la pena serve per redirmelo e renderlo uguale agli altri. Non basta il casino esistente in politica e altrove ora anche nello sport, calcio compreso. Sono che ai dopati si tolga la licenza di fare sport ma che i controlli siano seri per tutti e non mi sembra.

M.G. Vinci

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