Parli di Electrolux e trovi altri problemi aperti.

L’11 Novembre 2013 si terrà Il consiglio Comunale allargato

dei tre Comuni Susegana, Conegliano e S.Lucia ( acronimo: SU .CON. LU ) Comuni interessati più direttamente  del futuro della Electrolux.  Decisioni non ci potranno essere alla fine della discussione poiché tutte le parti interessate non saranno presenti e non può essere diversamente,  ma si potrà capire se le 3  Istituzioni locali insistono  per la trattiva Governo, Sindacati Proprietà , posizione  indicata anche  dal capo della CISL Bonanni, o prenderà il sopravvento  chi è per lo scontro  mirato a far fare il l passo indietro della multinazionale senza contropartite  come appare dalle prime cronache e prese di posizione  di esponenti  della società civile, Vescovo compreso,  e alcuni parlamentari nazionali e regionali. E’ sperabile che i 3 sindaci siano ricoinvolti dalle parti  perché allora significa che la soluzione della vertenza necessita  anche dell’apporto e decisioni degli Enti Locali ora spettatori  forzatamente.

Ma in questo territorio emergono altre situazioni e comportamenti politici da sottolineare.

Primo. Si è creata una relazione e collaborazione, un polo e leadership,   fra i tre Comuni SU.CON.LU che potrebbe continuare per affrontare e risolvere altri problemi esistenti tipo Associazione fra Comuni cosa che darebbe un forte impulso e indicazioni positive  a soluzioni fattibili e  che trova oggi silenzio e ostacoli nei comuni del coneglianese e vittoriese e potrebbe superare politiche di corto respiro in atto e adesioni tipo indipendenza veneta.

Secondo. Tolto il coperchio Electrolux nella pentola si trova un territorio che da anni si è adagiato nella routine giornaliera, nei problemi locali amministrativi, nelle polemiche e sostegno di un non precisato “bene comune”, nel non discutere del futuro, nel non guardare a ciò che succede nel mondo e inserirsi per garantire lo sviluppo delle comunità si che oggi ogni mutazione del presente, Electrolux qui  e 1 Fod a Vittorio, viene recepita come la fine del mondo e non si sa che risposta dare se non quella conservatrice del “ rapimento e impoverimento del territorio”. Si è creduto che star fermi fosse la scelta più giusta. Invece si dimostra la più comoda e sfruttatrice di passate importanti scelte politiche . La realtà è che oggi “stiamo in casa” perché fuori non sappiamo dove andare. Dopo la politica delle aree industriali per nuovi insediamenti degli anni ’60, abusata e  sfociata in quella “del campanile”, non si sono fatte più scelte di fondo, di indirizzo nella nostra area. E niente sembra cambiare dai programmi che si leggono per i Comuni dove il prossimo anno ci saranno le elezioni amministrative.

Terzo. Problemi come “area coneglianese” snodo per corridoi europei,  area vasta, servizi moderni, porti ecc. li abbiamo lasciati fare e discutere ai piani alti della politica e ci siamo impegnati, sbagliando, a negare ogni pur piccolo ammodernamento del territorio, alle discussioni sui PAT comunali. Indipendenze varie et similia ed ora intravvedendo la manna, la soluzione ai nostri problemi di occupazione e non impoverimento,  nello sviluppo del Turismo e Cultura che poi si traduce nell’aumento delle manifestazioni  locali piuttosto che nel tracciare  una politica coordinata fra Comuni e altre realtà del settore e offerta di servizi e strutture adeguate per una clientela internazionale che  si vorrebbe ospitare non per un “guarda e fuggi”  ma della quale  non si comprende le aspettative e i bisogni.

La politica locale deve darsi una mossa e ricominciare a volare un po’ più in alto, cambiare indirizzo e non farsi condizionare da chi non riesce a guardare oltre i confini del proprio comune. Perché se  ci saranno altre Electrolux e 1 Fod  nel primo prossimo futuro la colpa sarà della politica e degli uomini che oggi la interpretano guardando al passato più che al futuro. 

Osservatorio Opact 5.11.2013

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