Il Csm e la malapianta delle correnti

Spartizioni o concorsi? Così vengono scelti i magistrati dirigenti

di Redazione | 12 Aprile 2016 ore 06:00 Foglio

Renzi e la sfida con gli altri ayatollah

Perché il primato della politica che il premier ha voluto imporre nei rapporti con gli ayatollah delle procure ha creato una frattura non ricucibile con i pm politicizzati. I punti veri della battaglia, le intercettazioni e la pax impossibile

di Claudio Cerasa | 12 Aprile 2016 ore 06:18

Lo sputtanamento deve continuare

Renzi frena sulla riforma delle intercettazioni, ma i magistrati attaccano comunque. Il premier annuncia al Tg5 che “il governo non ha intenzione di mettere mano alla riforma delle intercettazioni”. Sui giornali di oggi però pm e giudici avvertono che governo, politica e Parlamento non possono decidere cosa pubblicare e cosa no

di Luciano Capone | 11 Aprile 2016 ore 11:09 Foglio

Prima fronda a Davigo: "Meno politica nell'Anm"

Il pm Buccini prova a superare la guerra giudici-Palazzo, a differenza del nuovo leader delle toghe

Stefano Zurlo - Lun, 11/04/2016 - 08:08 Il Giornale

Arriva Davigo alla testa dei magistrati: notizia non ordinaria

Dall’anno culmine delle inchieste milanesi contro la corruzione è passato quasi un quarto di secolo. La reviviscenza nello spazio pubblico di uno dei capi del pool di Borrelli e Di Pietro, il suo insediamento alla guida della categoria dei pm, qualcosa significa

Piercamillo Davigo (foto LaPresse)

di Giuliano Ferrara | 10 Aprile 2016 ore 06:00

Che cosa manca per cambiare davvero la giustizia italiana

Riforme e modifiche quasi all’ordine del giorno, ma serve un’operazione complessiva su obbligatorietà e separazione

di Piero Tony | 08 Aprile 2016 ore 10:12 Foglio

Il traffico di influenze illecite? Una boiata pazzesca. Parla il prof. Padovani

Perché il reato attribuito al compagno dell'ex ministro Guidi è in realtà “costruito sul nulla”

di Ermes Antonucci | 07 Aprile 2016 ore 18:00 Foglio

COMMENTA 1 |   | 

Il procuratore Gay chiarisca l'accusa

«Bruto è un uomo d'onore...», sostiene Marco Antonio nella sua orazione funebre, immaginata da Shakespeare.

 di Domenico Cacopardo Italia Oggi 7.4.2016

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